Progetto COSOFYOU COmmunity Side OF YOUth

COSofYOU è un progetto finanziato dal programma Erasmus+ che mira a rafforzare la partecipazione dei giovani alla vita democratica e civica in Europa, a fornire loro gli strumenti per essere costruttori di comunità, a rispondere al loro bisogno di aggregazione e interazioni sociali dopo i tempi di isolamento imposti dalla pandemia, a sviluppare il lavoro e l’approccio delle organizzazioni partner (anche a livello transnazionale) attraverso la creazione di una metodologia educativa innovativa e a promuovere il concetto di sviluppo sostenibile. Le attività mirano a sviluppare una metodologia educativa e a responsabilizzare i giovani, fornendo loro gli strumenti per essere costruttori di comunità.
I partecipanti acquisiranno gli strumenti per avvicinarsi attivamente alla vita democratica e civica, dalle loro comunità locali al livello dell’UE. Ciò sarà ottenuto con l’uso di una metodologia innovativa, che ha il potenziale per essere replicata da altre organizzazioni dell’UE. Attraverso questo progetto, i giovani partecipanti hanno la possibilità di accedere a spazi di aggregazione sicuri, aumentando anche la loro consapevolezza sullo sviluppo sostenibile come pratica applicabile a tutti gli aspetti della vita.

Questo documento assume il ruolo di manuale del progetto, con lo scopo di raccontare il processo seguito dai partner del progetto nella creazione della Metodologia Educativa Comune (CEM), e di presentare questa metodologia per la sua replica in tutta Europa. Tutto il materiale presentato è stato creato dal Circolo ARCI Cinema Vekkio e da Friche La Belle de Mai ed è destinato al libero utilizzo e a scopi educativi, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione attiva e i valori democratici tra i giovani.

Co-finanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea. I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea o dell’Agenzia Italiana per la Gioventù. Né l’Unione Europea né l’autorità concedente possono essere ritenute responsabili.

Partner di progetto

Cinema Vekkio Aps (CVK) è stato fondato nel 1998 come risposta all’esigenza dei giovani di due piccole città italiane della regione Piemonte di creare uno spazio di aggregazione giovanile dove potersi incontrare e sviluppare le proprie idee. La storia di questo spazio è costituita da 25 anni di attività educative e culturali fatte di progetti sociali ed extrascolastici (attività di doposcuola, educazione stradale, attività estive, progetto Cultura in Movimento, ecc.) Le attività educative sono realizzate attraverso un lavoro costante sul territorio con i vari gruppi di minori e giovani, mentre le attività culturali comprendono l’organizzazione di concerti, la promozione della cultura cinematografica e audiovisiva attraverso proiezioni e dibattiti, conferenze, formazioni, pubblicazioni e iniziative pubbliche rivolte in particolare al mondo giovanile e alle istituzioni scolastiche. Il CVK è il primo Centro di aggregazione giovanile dell’area rurale del Roero. È gestito attraverso un metodo di lavoro di gruppo basato sulla corresponsabilità, con un’offerta educativa incentrata sul protagonismo giovanile. Ogni attività è ideata e organizzata dai giovani stessi (che sono gestori e utenti della struttura) con l’accompagnamento di educatori professionisti, che li guidano nell’organizzazione del loro tempo libero e nell’interazione con i coetanei e la comunità locale. Grazie agli ottimi risultati raggiunti finora, nel 2012 il CVK è stato inserito tra le 7 eccellenze ARCI nel campo dell’infanzia/adolescenza. Nel 2017 è nato il progetto Cultura in Movimento, volto a far circolare contenuti culturali per i giovani in contesti rurali e periferici attraverso installazioni audiovisive, eventi e laboratori.
L’obiettivo è quello di avviare percorsi innovativi di audience engagement e mediazione culturale, volti a prevenire l’esclusione territoriale dei giovani e a sviluppare il coinvolgimento peer-to-peer.

Prototipo nato nel 1992 di quelli che oggi vengono chiamati “Terzi Luoghi” come nuovi modelli culturali e urbani, Friche La Belle De Mai (Friche) riunisce in un luogo unico e reinventato trasformazione urbana, permanenza artistica, legame con il territorio e cooperazione attiva nell’interesse generale. Friche la Belle de Mai è oggi sia uno spazio di lavoro per le sue 70 strutture residenti (350 artisti, produttori e dipendenti) sia un luogo di diffusione (600 proposte artistiche pubbliche all’anno, dai laboratori per il pubblico giovane, alle mostre, ai grandi festival). Friche, che ha preso il nome del suo quartiere Belle de Mai, sta anche affermando la sua volontà di connettersi con il territorio circostante in una varietà di modi, dai più formali ai più informali: attività culturali con le scuole e i centri sociali di Belle de Mai, un parco giochi e un’area sportiva, un cinema di quartiere, un mercato agricolo e un orto comunitario. Ogni anno viene sviluppato un programma di attività culturali per le scuole e le attività extrascolastiche, con un focus principale sulla sperimentazione e sulla messa in discussione dei processi creativi. Nel 2017 è stata inaugurata la Plateforme, dedicata all’attività giovanile in collaborazione con diversi residenti e partner focalizzati su bambini e adolescenti. La presenza quotidiana di 4 mediatori contribuisce ad accompagnare il pubblico alle numerose azioni costruite con gli operatori culturali di Friche. Il progetto “Future DiverCities” (finanziato nel 2022 dal programma CREA) cerca di reimmaginare la rigenerazione degli spazi urbani vuoti attraverso la cultura, da una prospettiva ecologica. I 13 partner creeranno coalizioni locali attraverso azioni partecipative con cittadini, urbanisti, artisti e attori sociali per sperimentare nuovi usi sostenibili dopo aver sviluppato con i ricercatori un’analisi e una mappatura condivisa dei bisogni per una rigenerazione urbana inclusiva ed equa.

Metodologia educativa comune

Il processo di creazione della CEM è stato suddiviso in due fasi:

Le attività per la creazione di una metodologia educativa comune hanno riunito e implementato le conoscenze, le competenze, il know-how e le idee di sviluppo dei due partner del progetto. In particolare, l’obiettivo di questa azione e del progetto era quello di approfondire e migliorare il
lavoro con i giovani, stimolare la loro partecipazione civica e promuovere le loro idee e competenze sociali in una prospettiva democratica “dal basso”. Questo è stato fatto lavorando teoricamente su un mix di caratteristiche pedagogiche e culturali specifiche che i due partner hanno rispettivamente portato in dote (oltre, naturalmente, ai diversi contesti sociali di riferimento). Il punto cruciale, fin dall’inizio, è stato quello di rendere la nostra metodologia reale e credibile nell’operare sia a Marsiglia che a Corneliano con i giovani locali.

4 incontri online, sotto forma di formazione, sono stati tenuti dai partner del progetto, come segue:

  1. Presentazione di COSofYou e di CVK come capofila, excursus tematico teorico e operativo del progetto e del metodo Cultura in Movimento, possibili sviluppi e applicazioni “sul campo” a Marsiglia, presentazione del metodo “inchiesta ludica”. Spazio per domande, discussione aperta e dialogo tra i partner del progetto.
  2. Presentazione degli spazi, del progetto e delle varie associazioni che compongono la galassia Friche, presentazione dei vari laboratori, attività e gruppi che Friche ospita. Sono state elaborate possibili domande di indagine, rivolte ai giovani e ai gruppi, per sviluppare la pratica dell’inchiesta ludica a Marsiglia. Uno dei temi principali è stato quello di attirare maggiormente i ragazzi, per far loro percepire la Friche non solo come lo spazio dove giocare e incontrarsi, ma anche dove si svolge una gamma molto ampia e diversificata di iniziative. È stata creata una
    prima bozza dei laboratori per i ragazzi, insieme alla struttura portante dell’inchiesta, che naturalmente ha i contorni di un laboratorio pedagogico e partecipativo (non sociologico).
  3. Presentazione grafica e operativa dello “schema a quadranti” e quindi dello stile e dei contenuti dell’inchiesta ludica svolta successivamente a Marsiglia. I temi affrontati sono stati: i punti di forza e le eventuali difficoltà di questo approccio, la logistica degli spazi in cui si sarebbe svolta l’attività, i contesti di riferimento, la condivisione con gli altri facilitatori che utilizzeranno la nostra metodologia, la definizione di un’agenda operativa. Questo è il momento in cui le competenze teoriche e il know-how entrano in una dinamica di applicazione pratica e innovazione operativa, rispetto al contesto de La Friche e della città di Marsiglia.
  4. Revisione e feedback dell’approccio, del metodo e delle azioni implementate a Marsiglia. Le attività e i workshop sono stati valutati come significativi e d’impatto. La risposta dei partecipanti è stata incoraggiante e di grande coinvolgimento: “I giovani vogliono essere ascoltati”, hanno detto. Dopo questa parte, il team di Friche ha presentato uno schema di attività e laboratori che potrebbero essere implementati per il momento di scambio in Italia. Di particolare importanza è stato il lavoro con l’arte e i materiali di recupero, partendo da aspetti che coniugano sostenibilità ambientale e sociale per immaginare possibili futuri di partecipazione nel centro Cinema Vekkio e nel territorio a livello locale.

Come possono essere oggetto di ulteriori azioni per gli operatori giovanili e i giovani? Come possono altri centri giovanili trarre vantaggio e crescere da questa metodologia?

Il Gioco del Manifesto non è una pura declamazione teorica di concetti, ma piuttosto una rielaborazione creativa e ludica del metodo educativo condiviso, le Linee Guida come pratica pedagogico-culturale. L’idea è quella di creare ulteriori connessioni e possibili “agganci” con altri giovani e altre realtà europee attraverso un piccolo ma significativo
approccio pratico. Si tratta sostanzialmente di un gioco di Dixit che mescola elementi costitutivi emersi dalle nostre metodologie e attività, le voci delle ragazze e dei ragazzi che hanno partecipato alle attività e anche immagini provenienti dai contesti dei partner, che potrebbero aiutare a realizzare ulteriori pratiche democratiche e partecipative in altri contesti europei.

In questo processo sono emerse e sono state scelte 11 parole chiave e concetti:
Arte, Territorio, Sperimentazione, Cura, Relazione con gli spazi, Pubblico, Movimento, Laboratorio, Europa, Democrazia e Comunità.

Perché un gioco?

Il Gioco Manifesto è un vero e proprio strumento di “apprendimento attraverso il gioco”, perché affronta i concetti chiave del Manifesto in modo interattivo e profondamente consapevole.
Diventa uno strumento che attiva il ragionamento critico, evitando di essere un’esperienza passiva a cui si è sottoposti attraverso la semplice lettura di parole. Per raggiungere questi obiettivi, era importante costruire un metodo di giocabilità (e rigiocabilità) che permettesse:

  • di conoscere le parole fondanti, nate dal progetto CosOfYou
  • di fare proprie quelle parole, approfondendone il significato e cercando di declinarle nel proprio contesto, progetto, territorio, vita personale ed esperienze.

Come rendere possibile questo processo di interazione con le parole?

Questo processo è facilitato innanzitutto dal fatto di offrire ai giocatori le parole nella loro semplicità, avulse da contesti e descrizioni esplicite: il gioco è infatti composto da un primo mazzo di “carte-parola” in cui si incontrano le 11 parole. Si procede poi arricchendo e dando “corpo” alle parole attraverso immagini rappresentative e contestuali: sia La Friche che CVK hanno scelto per ogni parola un’immagine del loro centro che
ne rappresenta le radici e l’impegno attivo. È nato così il secondo mazzo di carte: ciascuna delle carte-immagine è abbinata a una delle 11 parole. La relazione tra carta-parola e carta-immagine è resa esplicita dallo stesso colore che si trova sul retro di ogni coppia di carte.

Come si gioca?

Sono possibili tre modalità di gioco:

  1. Scegliete una carta-immagine e avviate una discussione partendo dalla domanda: “Quale parola vi evocano queste immagini?”. La soluzione sarà rivelata andando a girare la relativa carta-parola.
  2. Una volta rivelate le carte immagine e le carte parola, il gioco procede con l’abbinamento di parole e immagini. La correttezza degli abbinamenti sarà rivelata controllando se i dorsi delle due carte sono dello stesso colore.
  3. Partendo da una carta-parola, i partecipanti sono invitati a scattare una foto o a selezionare un’immagine del proprio territorio/quartiere/centro giovanile che rappresenti al meglio quella parola.

Il Gioco del Manifesto è destinato a crescere: nuove parole e immagini possono essere aggiunte e trasformate. Per questo motivo è disponibile qui uno schema grafico per la creazione di nuove schede:

schema grafico
regole per giocare

Conclusioni

I partner del progetto hanno condotto un’analisi di autovalutazione in relazione al processo di
creazione della CEM e al successivo sviluppo del Gioco del Manifesto.

I risultati raggiunti dal partenariato sono considerati molto positivi e soddisfacenti. Questo
riconoscimento deriva soprattutto dalla grande sfida che COSofYou ha rappresentato, in quanto
ha saputo unire due linguaggi (non solo quello parlato, ma anche quello pedagogico e quello
culturale) e due contesti diversi. La sfida è stata proprio quella di sperimentare in concreto,
attraverso una cooperazione che ha portato a un innalzamento della qualità del lavoro degli
operatori giovanili coinvolti e a una forte collaborazione intersettoriale e transnazionale.

I partner riconoscono con orgoglio che all’inizio sono emerse alcune difficoltà, in quanto era difficile capire effettivamente cosa stessero realizzando entrambe le entità nei loro contesti, così vicini in termini di presenza di giovani, ma con due dimensioni e peculiarità molto diverse. Queste difficoltà sono state superate, poiché i partner hanno riconosciuto l’importanza di condividere non solo riferimenti intellettuali, intuizioni e orizzonti, ma anche di collaborare fianco a fianco per la creazione dei vari laboratori e strumenti di lavoro, vivendo e alimentando anche le relazioni con i giovani di entrambi i centri giovanili. Di notevole importanza è l’adattamento dei partner di progetto ai diversi tempi, spazi e modalità, scanditi dai giovani in entrambi i centri: i partner non hanno imposto il loro ruolo di “esperti”, ma si sono continuamente calati nelle reali dinamiche di vita dei giovani partecipanti alle azioni. Un altro aspetto estremamente positivo che va valorizzato è il processo e l’elaborazione che ha portato alla creazione del Gioco del Manifesto. Uno strumento che potrebbe dare ulteriore vita a questo partenariato e al progetto COSofYou. Rappresenta un elemento di disseminazione seppur semplice ma di grande impatto e fruibilità, rivolto in primo luogo ai giovani partecipanti, ma anche a tutte quelle realtà attive all’interno delle reti dei partner, o a organizzazioni ancora sconosciute. Lo stesso Gioco del Manifesto è pensato per raggiungere altri spazi europei, gruppi e giovani con cui avviare pratiche democratiche di cambiamento sociale.

Contatti

Il progetto COSofYou è finanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea, attraverso
l’Agenzia Italiana per la Gioventù.
Project reference number 2022-1-IT03-KA210-YOU-000084408

ARCI Cinema Vekkio APS

Corso Riddone 3, 12040 Corneliano d’Alba, Italy
cinemavekkio@cinemavekkio.it
www.cinemavekkio.it
FB: circolo Arci Cinema Vekkio
IG: @cinemavekkio

Friche La Belle de Mai

41 Rue Jobin, 13003 Marseille, France
mediation@lafriche.org
www.lafriche.org
FB: Friche la Belle de Mai
IG: @Friche la Belle de Mai