Laboratorio di comunità a

Corneliano d'Alba

Tra i mesi di aprile e maggio il furgoncino rosso ha incontrato il Consiglio Comunale dei ragazzi di Corneliano d’Alba e i giovanissimi di Spazio Aperto del Cinema Vecchio. Una quindicina di ragazzi ha preso parte a quello che abbiamo chiamato Laboratorio di comunità, ossia un percorso in due incontri volto ad interrogarsi su cosa significa essere parte di una comunità, viverla, partecipare e stare insieme.

Il percorso coi ragazzi è stato costruito insieme al gruppo di giovani e adulti che ha preso parte a Cultura in Movimento nel 2017, come naturale proseguimento del lavoro svolto insieme nel primo anno di attività sul territorio.

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Incontro 1: tolleranza o condivisione?

Il primo incontro si è tenuto al Cinema Vekkio. Punto di partenza del laboratorio è stata la visione di alcuni spezzoni di film che hanno stimolato dibattito sul concetto di Comunità. La visione del primo spezzone, tratto da “Il vento fa il suo giro”, di Giorgio Diritti, ha portato i ragazzi a riflettere sul concetto di tolleranza: tollerare significa «accettare, sopportare, reggere», tolleranza è «l’atteggiamento di rispetto o di indulgenza nei riguardi dei comportamenti, delle idee o delle convinzioni altrui, anche se in contrasto con le proprie». Dalla discussione i giovanissimi hanno provato a definire la comunità come qualcosa che va oltre il concetto di tolleranza: significa essere disposto a conoscere l’altro, attraverso il dialogo, il confronto, l’apertura; presuppone un sentimento, un calore, una condivisione e una pari dignità anche nel conflitto, perché non si vuole essere ingenui… si sa che nelle comunità ci sono anche tante magagne! La visione del secondo spezzone, tratto dal film “Spiderman” diretto da Sam Raimi, ha permesso invece di ragionare su l’individualismo e l’egoismo che spesso contraddistinguono le nostre vite: si è spinti sempre più ad agire in competizione con gli altri nella scalata verso il successo.

Con i ragazzi abbiamo messo in discussione questa tendenza provando a ragionare su quanto le nostre competenze e conoscenze abbiano senso e valore solo se messe a disposizione della comunità e non solo per noi stessi. Abbiamo citato le parole dello scrittore e saggista statunitense Kurt Vonnegut, prese da un discorso di auguri a degli studenti americani.

Dobbiamo fare del nostro meglio per servire l’unico ente astratto a noi più familiare: la nostra comunità. Vi ritroverete a costruire o rafforzare la vostra comunità. Vi prego di amare questo destino, se si rivelerà il vostro: perché le comunità sono l’unica cosa di sostanza che c’è al mondo.
Tutto il resto sono chiacchiere.

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Incontro 2: delega o partecipazione

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Il secondo appuntamento si è tenuto nella scuola secondaria di primo grado di Corneliano d’Alba. Stimolo iniziale è stato la visione di un video in cui il cantautore Brunori Sas si interrogava sui concetti di delega e partecipazione. Proprio questo è stato tema di dibattito coi ragazzi: cosa vuol dire partecipare? Si è giunti a ragionare su due dimensioni della partecipazione: da un lato avere la possibilità di agire, di far sentire la propria voce. Lo diciamo sempre: i giovani e i bambini non sono minori, ma sono già cittadini! D’altro canto partecipazione è anche responsabilità, è staccarsi dalla delega e spendersi in prima persona, agire per modificare e migliorare le comunità.

I ragazzi ci hanno raccontato storie riguardanti la propria comunità e le proprie vite, altre che riportavano fatti accaduti in altre parti di Italia o del mondo, storie calde, sentite vicine dai ragazzi anche se accadute in posti lontani o a persone a loro sconosciute. Una storia l’abbiamo raccontata anche noi, la storia di Iqbal Masih, ragazzino pakistano sfruttato in una fabbrica di tappeti che si batté contro il lavoro minorile e a favore del diritto all’istruzione per tutti i bambini.

I ragazzi hanno deciso di condividere con i compagni di scuola la storia di Iqbal, proiettando l’ultimo giorno di scuola il film di animazione a lui dedicato.

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Incontro 3: organizzazione dell’evento

L’evento è stato strutturato in due appuntamenti: il primo, riservato agli alunni e agli insegnanti della scuola secondaria di primo grado di Corneliano d’Alba, si è tenuto l’8 giugno e ha visto la proiezione del film di animazione “Iqbal: bambini senza paura”. Il secondo appuntamento è stato organizzato insieme al gruppo di adulti e giovani coinvolti nel progetto del 2017.

Partendo da una delle storie raccontate dai ragazzi, che aveva come tema l’abbattimento degli alberi per costruire una fabbrica, si è discusso sull’importanza degli spazi naturali non solo in quanto polmoni verdi dei nostri paesi e delle nostre città, ma spesso anche luoghi relazionali, luoghi di scambio, di incontro, di comunità.

Si è quindi deciso di proporre il secondo appuntamento in un luogo significativo non solo per il gruppo di lavoro, ma per la cittadinanza tutta: San Bernardino, luogo verde privilegiato del comune, con una sua storia particolare rispetto al tema scelto, dove si era tenuto anche parte dell’evento 2017. La forma d’arte scelta per condividere pubblicamente il tema emerso è stata anche in questo caso quella del cinema e il 4 luglio sarà proiettato nell’area verde di San Bernardino il film d’animazione “Lorax-il guardiano della foresta”.