Il primo incontro si è tenuto al Cinema Vekkio. Punto di partenza del laboratorio è stata la visione di alcuni spezzoni di film che hanno stimolato dibattito sul concetto di Comunità. La visione del primo spezzone, tratto da “Il vento fa il suo giro”, di Giorgio Diritti, ha portato i ragazzi a riflettere sul concetto di tolleranza: tollerare significa «accettare, sopportare, reggere», tolleranza è «l’atteggiamento di rispetto o di indulgenza nei riguardi dei comportamenti, delle idee o delle convinzioni altrui, anche se in contrasto con le proprie». Dalla discussione i giovanissimi hanno provato a definire la comunità come qualcosa che va oltre il concetto di tolleranza: significa essere disposto a conoscere l’altro, attraverso il dialogo, il confronto, l’apertura; presuppone un sentimento, un calore, una condivisione e una pari dignità anche nel conflitto, perché non si vuole essere ingenui… si sa che nelle comunità ci sono anche tante magagne! La visione del secondo spezzone, tratto dal film “Spiderman” diretto da Sam Raimi, ha permesso invece di ragionare su l’individualismo e l’egoismo che spesso contraddistinguono le nostre vite: si è spinti sempre più ad agire in competizione con gli altri nella scalata verso il successo.
Con i ragazzi abbiamo messo in discussione questa tendenza provando a ragionare su quanto le nostre competenze e conoscenze abbiano senso e valore solo se messe a disposizione della comunità e non solo per noi stessi. Abbiamo citato le parole dello scrittore e saggista statunitense Kurt Vonnegut, prese da un discorso di auguri a degli studenti americani.
Dobbiamo fare del nostro meglio per servire l’unico ente astratto a noi più familiare: la nostra comunità. Vi ritroverete a costruire o rafforzare la vostra comunità. Vi prego di amare questo destino, se si rivelerà il vostro: perché le comunità sono l’unica cosa di sostanza che c’è al mondo.
Tutto il resto sono chiacchiere.