Gruppo informale di Alba

Raccontiamoci col RAP

Abbiamo passato 4 ore insieme e con la tecnica del racconto personale, dell’ascolto della musica e della scrittura abbiamo realizzato il nostro testo rap. Ci siamo interrogati su chi siamo, quali sono i luoghi di incontro dei ragazzi di questa provincia (la scuola, i concerti, le manifestazioni), le aspettative (saremo dei semi che fioriranno), il futuro e il mondo del lavoro; arrivando a tratteggiare l’identità collettiva di un pezzo di generazione di ragazzi e ragazze di provincia alla ricerca di un proprio spazio e ruolo nella società. Nel testo rap emerge, con un linguaggio giovanile tipico della nuova generazione, una certa capacità critica, una coscienza ambientale, amore per la musica e le espressioni artistiche come possibilità di comunicazione.

Ci siamo incontrati a scuola
ai punkreas, al 25 aprile
a smerdare vinum
(per dirla in linguaggio giovanile)
ci siamo incontrati al Friday
al concerto dei Verdena
ci siamo riconosciuti
anche se c’era la sala piena
siamo minorenni,
poeti pittori pure un po’ pazzarelli
siamo tutti fratelli
e ci facciamo tra di noi a brandelli
siamo potesse streghette psicologhe
vogliamo prenderci cura
per smettere di avere paura
l’anima umana è l’unica cosa che dura
in questa Alba rossa piena di aspettative
ci vediamo in un futuro senza cose cattive
in quest’Alba che ci annebbia gli occhi
la infestiamo come pidocchi
in questo paese dei balocchi
la riempiamo di alberi
lanciando i nostri semi
che fa troppo freddo
e ci sono problemi
tanta droga, presi male
e ogni tanto spunta anche
una testa di maiale
la Zona H sembrava una baracca
a parte la nostra Marghe polacca
ci rifugiamo nella sala
a fare un bel festone
e in coro cantiamo
qui non ci prende il padrone
facciamo mostre di quadri slam di poesie
andiamo ad abitare queste scuderie
fondiamo la statua di Govone
e forgiamo l’autorganizzazione
nello skate park scriviamo un manifesto
per crearci da soli un pretesto.

Rap

Militant A (Luca Mascini)