Iniziò tutto nelle prime ore di un giovedì; doveva essere un giorno qualunque, come gli altri, ma evidentemente non fu così. Come al solito siamo partiti per andare a Novello per fare ginnastica. Arrivati là, il professore ha iniziato un lungo discorso che finì con una domanda: “quindi chi vuole andare sulla neve?”. Le nostre facce, specialmente quelle delle ragazze, avevano sorriso fino agli occhi. Noi ci preparammo e chi non aveva il cambio giocava in palestra. Tutti ben vestiti con scarpe, berretti, guanti e giacche ci fiondammo nel campo innevato. Appena entrati sul campo di battaglia la guerra iniziò: c’era gente che faceva le palle di neve, gente che si riparava dalle palle di neve e ovviamente chi si spingeva nella neve.
Tutti ridevano, urlavano e tutti si stavano divertendo, ma la cosa strana e divertente è che anche il prof iniziò la guerra. Prima una palla, poi un’altra e via. Allora noi escogitammo un bellissimo piano per sommergere il professore nella neve che andò a buon fine. Questo a nostro parere è stato un giorno stupendo che non dimenticheremo mai. Questo episodio ci ha fatto capire che anche una cosa noiosa può diventare stupenda e divertente. Ci ha anche fatto capire il fatto che anche il professore si sia divertito con noi. Ogni volta che pensiamo a questo episodio siamo anche un po’ tristi perché purtroppo “il prof” non insegna più qui.

Classe 3^A: Cleo, Giada, Angela, Giacomo, Betta, Leonardo


 

Se ci chiedessero qual è il luogo di Barolo che certamente non dimenticheremo, non esiteremo a rispondere “IL BOSCO DELLA FAVA”. Siamo noi tutti molto legati a questo posto, sia per ricordi belli, sia per ricordi brutti. Sicuramente tra qualche anno quando ci incontreremo, ripenseremo alle lunghe passeggiate fatte lì, alla nostra felicità di saltare due ore di ginnastica, durante le quali avremmo dovuto sostenere dei lunghi test.
Senza dubbi resterà per sempre nella nostra mente quel pomeriggio di inizio giugno durante il quale ci siamo recati nel bosco della Fava per raccontarci delle novelle. Ad accompagnarci c’era il prof, a cui abbiamo scritto una lettera che ha fatto emozionare tutti. Il momento migliore è però stato quando ci ha consegnato un foglio con sopra scritto di non arrenderci alle prime difficoltà, e anche se a volte può sembrare molto difficile, andare avanti. Questo era il consiglio del nostro professore che ci ha sempre capiti ed aiutati, e con noi non si è solo arrabbiato, anzi, ha riso, scherzato, ma soprattutto quel giorno si è anche emozionato, proprio come noi. Questa è la ragione per la quale il bosco della fava è il luogo che ci sta più a cuore di tutto Barolo.

Classe 3^A: Gabriele, Letizia, Tiziana, Luca A., Emanuele, Alessandra


 

La panchina davanti alla scuola è un posto che ci sta molto a cuore perché già al tempo dei nostri genitori era il simbolo che meglio rappresentava “i più grandi”, ossia i ragazzi della classe terza. Quest’anno, infatti, siamo stati tutti contenti di poterci sedere lì. Spesso però ci sono dei piccoli litigi e delle gare a chi si siede più velocemente. Gabriele, essendo il più alto, riesce sempre a tenere il posto ai maschi. E’ un luogo significativo per tutti i ragazzi di terza media di Barolo.

Classe 3^A: Gabriele, Letizia, Tiziana, Luca A., Emanuele, Alessandra.


 

Sono venuta a conoscenza di un atto di bullismo successo alcuni anni fa ad un mio conoscente. Girolamo (il nome è inventato) uscendo da scuola è stato minacciato da due ragazzi poco più grandi di lui. Se non gli avesse terminato i loro compiti di matematica lo avrebbero picchiato. Molti ragazzi hanno assistito a questa scena, ma nessuno ha parlato per paura di essere presi di mira da quei “ragazzi cattivi”. Girolamo tornato a casa era indeciso se parlarne con i genitori o tenere tutto per sé. Alla fine decise di non parlarne con nessuno, ma anche di non fare i compiti per i ragazzi. Il giorno dopo venne picchiato per non aver svolto i compiti e ritornato a casa raccontò tutto ai suoi genitori che presero i dovuti provvedimenti. Questa storia ci ha fatto capire che quando ci sono problemi è sempre bene parlarne con i genitori o con delle persone adulte che possono dare buoni consigli.

Classe 3^A: Giada B., Federica, Christian, Lucrezia, Alice.


 

Alcuni ragazzi della 3^A e altri di diverse scuole superiori si trovavano tutti i venerdì nella “Saletta” di Novello per “Spazio Aperto”…un’associazione che si organizza per incontrarsi con i ragazzi, fare merenda insieme e giocare a giochi di società o andare fino al parco giochi.
Quando a novembre è iniziato il catechismo il parroco ha deciso di metterlo all’ora e allo stesso giorno di spazio aperto e quando siamo venuti a saperlo noi ragazzi…caos…volevamo parlare con il parroco ma la nostra educatrice ha detto che se lo avessimo fatto non ci avrebbe fatti più entrare in saletta….allora abbiamo lasciato perdere. Abbiamo cercato una soluzione, ma quando c’era uno non c’era l’altro, uno aveva calcio l’altro era a scuola fino alle cinque. Alla fine abbiamo deciso di farlo il venerdì subito dopo scuola, mangiamo insieme e quando è l’ora di andare al catechismo ce ne andiamo. L’unico problema è che i ragazzi delle superiori arrivano dopo e allora per venire un’ora fanno che non venire e quindi non riusciamo più a vederci tutti insieme.

Classe 3^A: Sofia, Luca, Francesco, Carlotta, Natasha


 

Mia zia Chiara è una grande amante degli animali e una volta conobbe quello che poi sarebbe diventato il suo fedele amico in un modo del tutto fuori dagli schemi.
All’età di diciannove anni Chiara viveva a Roma e un giorno d’estate mentre usciva da teatro con la coda dell’occhio aveva incontrato un’allegra banda di ragazzi e decise di vedere il motivo di tanta allegria, ma non si sarebbe mai aspettata che il motivo fosse la lotta tra un randagio maltrattato e il capobanda. Quando vide il cucciolo randagio quasi in fin di vita si fece largo tra i ragazzi e prese il cucciolo in braccio e chiese ai ragazzi del gruppo se secondo loro era il caso di trattare quel cucciolo in quel modo e quando capirono che effettivamente Chiara aveva ragione chiesero scusa e andarono tutti a casa. Mia zia ha adottato il cucciolo e lo ha aiutato a fidarsi di nuovo dell’uomo e insieme hanno vissuto tante avventure.

Classe 2^A: Antonella, Gaia, Barbara, Eleonora e Martina


 

Un giorno stavo camminando con un amico per i sentieri di Barolo. Ad un certo punto la strada si interruppe e non fu più possibile proseguire perché a causa di una frana mancava un pezzo di strada.
Fummo così costretti a tornare indietro, ma ci chiedemmo perché non fosse stato segnalato il problema perché quella era una strada usata anche dai turisti.

Classe 2^A: Federico, Mattia, Sara, Clara, Alex, Christian


 

Mia mamma mi ha raccontato che quando lei era piccola a Roddi i giardinetti erano tutti sporchi e rotti ed era difficile per i bambini andarci a giocare. Allora un gruppo di ragazzi e di adulti fecero una raccolta fondi per rimettere a posto i giardinetti.

Classe 2^A: Federico, Mattia, Sara, Clara, Alex, Christian


 

A Castiglione Falletto un giorno chiusero il campetto. Ci rivolgemmo alla mamma di un nostro amico che andò a parlare in comune per avere spiegazioni e chiedere che fosse riaperto il campetto. Il Sindaco rispose che avrebbe fatto fare dei lavori al campo per rimetterlo a posto e poi lo avrebbe riaperto.

Classe 2^A: Attila, Antonio, Michele, Lorenzo, Gabriele, Dario


 

Eravamo in 3° elementare e un giorno, come tanti, trovammo il campetto da calcio chiuso. Andammo a chiedere al bar e scoprimmo che il campo era stato chiuso per uso improprio. Poco dopo ci dissero che bisognava pagare per poterci giocare.
Ora i ragazzi giocano per strada o in piazza Colbert in mezzo alle macchine.

Classe 2^B: Sofia, Maddalena, Andrea, Elia, Andrei


 

L’anno scorso, nella lezione di storia, mentre parlavamo di Costituzione, un nostro compagno è intervenuto contraddicendo la professoressa,  perché non era d’accordo su ciò che aveva detto.
Hanno discusso un po’ e alla fine si sono confrontati arrivando a una conclusione. Abbiamo applaudito al nostro compagno perché era riuscito ad intervenire con coraggio. Sarebbe stato utile in questa situazione di incertezza avere con noi il testo della Costituzione, per leggere il vero articolo.

Classe 2^B: Edoardo, Filippo, Matteo, Andrea C., Noemi, Alice


 

A scuola la professoressa mandò fuori dalla classe alcuni ragazzi che riteneva fastidiosi e rumorosi, anche qualcuno che forse non era proprio responsabile della confusione…ma non ci furono ragioni, la professoressa era troppo infastidita. Fummo dispiaciuti e ci sarebbe piaciuto recuperare la relazione con lei in qualche modo e mettere fine all’incomprensione.

Classe 2^B: Lorenzo, Vittoria, Rebecca, Jacopo, Rua