Un giorno, durante la festa a Monticello, c’erano in piazza le giostre. Sono uscita e ad un certo punto un ragazzo che conoscevo si è avvicinato a me e mi ha chiesto di fare un giro con lui sulla giostra a catene. Io ci sarei voluta andare, ma in piazza c’era anche mio padre e mi sentivo molto in imbarazzo. Cosa dovevo fare? Accettare l’invito oppure no?


Un giorno, tornando verso casa, vidi un’anziana signora su un balcone con un bastone in mano che si agitava molto, sbatteva il bastone sulla ringhiera e parlava. Una volta arrivata davanti casa sua la signora mi chiamò e mi disse di essere stata rinchiusa lì dentro, di non potersene andare, di dover assolutamente uscire per raggiungere sua mamma e sua nonna che la stavano aspettando. Mi disse di andare a chiedere aiuto, di chiamare la polizia o i miei genitori. Mi sentii molto in imbarazzo e in difficoltà. Non sapevo cosa dire o cosa fare, anche solo per calmarla. Pensavo dentro di me: “ma non vede che sono una bambina? Perché sta chiedendo proprio a me queste cose?”. Me ne andai cercando di rassicurarla. A casa ne parlai con i miei genitori i quali mi rassicurarono, dicendomi che la signora non era stata rinchiusa da nessuno, ma che per via della vecchiaia, a volte era poco lucida.