Motivazione dell’intervento
È innegabile che le nostre siano diventate comunità di consumo e noi mutati in consumatori in ogni momento della nostra vita. Anche i percorsi culturali ed educativi oggi sono sempre più intesi e promossi come offerta di mercato: ci formano e ci donano uno status a seconda della nostra possibilità e capacità di acquisto e scelta. Il tentativo attraverso Cultura in Movimento è quello di unire Cultura e Educazione per produrre nuovi stimoli, pensiero critico e trasmissione delle buone idee e pratiche, tramite le arti, che per essere incisive e fruite dal pubblico non possono essere solo esteticamente belle ma devono essere anche popolari, cioè aderenti ai temi che toccano le vite delle persone.
L’idea progettuale e il metodo
Cultura in Movimento punta a far circolare contenuti culturali in contesti rurali e/o urbani periferici attraverso installazioni audiovisive, eventi e spettacoli. Un furgoncino itinerante e degli educatori-mediatori culturali “si muovono verso”, “vanno incontro” a bambini, giovani e adulti di un territorio, coinvolgendoli nella progettazione e nell’organizzazione di attività culturali su tematiche di loro interesse e in luoghi significativi da loro scelti. L’approccio che si intende promuovere è quindi partecipativo, inclusivo e dal basso. Si intende applicare il concetto di educativa di strada alla cultura, ossia riportare il lavoro culturale tra la gente, per rialfabetizzarci socialmente, renderci consapevoli della nostra condizione, aiutarci a comprendere i problemi e a sviluppare azioni e valori.
Cosa propone cultura in movimento
1. Un furgoncino itinerante
- Lo strumento che ci permette di raggiungere i territori è un furgoncino che contiene al suo interno tutto il necessario per la conduzione delle attività culturali (libri, film, casse audio, telone e videoproiettore, postazione radio mobile, …). Il furgone non porta cultura pre-confezionata, ma può essere considerata un’”antenna” che intercetta le esigenze di un territorio e mette a disposizione strumenti per “creare” attività culturali.
2. Il coinvolgimento dei promotori locali
- Un gruppo di giovani e adulti sarà promotore di un’inchiesta sul proprio territorio, volta ad indagare quale sia oggi il senso della comunità e a definire i temi fondamentali che toccano le vite delle persone, temi sui quali l’intera comunità sarà portata a riflettere attraverso un’attività culturale.
- I bambini, intesi anch’essi come membri attivi di una comunità, saranno coinvolti in una serie di laboratori volti a riflettere sugli spazi collettivi e aggregativi del proprio territorio e sulla scelta del luogo fisico in cui portare il furgoncino e quindi l’evento finale.
3. attività culturali sul territorio
- La comunità tutta si ritrova in piazza per prendere parte alle diverse attività culturali organizzate, attività per bambini e adulti. L’evento è insieme restituzione del percorso fatto coi “promotori locali”, proposta culturale e festa comunitaria. Le attività culturali potranno variare da presentazione di libri o fumetti a concerti, da spettacoli teatrali a letture animate e reading, da proiezione di film o documentari a mostre.