Cultura in Movimento Anno tre • Esperienza del 2019

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Bambini, famiglie e adulti per cominciare, poi protagonisti i giovani!

2017-2018 Anno Uno
2018-2020 Giovani in azione
Il progetto Cultura in Movimento sta crescendo. Dopo un anno (2017) di esperienza sul campo mantiene la proposta educativa rivolta a bambini, famiglie e adulti.
Dal 2018 al 2020 rilancia rendendo protagonisti i giovani (15-25 anni) che entrano in azione nei prossimi due anni.
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Territori

San Damiano d’Asti

Abbiamo lavorato su diversi fronti. All’istituto professionale Penna di San Damiano d’Asti!, con i ragazzi della 1^A e della 1^B si è ragionato sull’importanza degli spazi pubblici e, in particolare, come organizzare e gestire una vera e propria “Agorà dei Giovani” concepita come bene comune per l’intera cittadinanza. (foto 1 e 2). Parallelamente abbiamo intrapreso un percorso anche con le classi 2A e 2B della scuola media Alfieri e con un gruppo informale di ragazzi dai 12 ai 14 anni per “Via Cici, bene comune”. Dall’inchiesta e dalla raccolta di storie iniziata a Marzo 2018 con circa 150 ragazzi e ragazze dai 5 ai 18 anni è emersa la necessità di riappropriarsi ‘dal basso’ di un giardino e di renderlo disponibile per attività ludiche e culturali per tutta la comunità. Questo percorso ha portato all’evento di tre giorni chiamato “Ri-apriamo Via Cici” (foto 11). Nella prima giornata i ragazzi della scuola secondaria di primo grado ‘Vittorio Alfieri’, con l’aiuto di Massimiliano Fabbri e grazie soprattutto alla loro fantasia, hanno migliorato il giardino di via Cici,trasformandolo in un luogo ricco di storie, in cui la loro voglia di conoscersi può diventare concreta. La Street-Art è stata usata per riappropriarsi dal basso del giardino, rendendolo allo stesso tempo ‘il loro giardino’ e un luogo a disposizione di tutti, scenario di pratiche che saranno capaci di coinvolgere la comunità per intero (foto 12-13). Nella seconda giornata Stamattina con i ragazzi dell’istituto Penna abbiamo portato il teatro in via Cici (foto 17-18). Nella terza serata abbiamo organizzato insieme ai ragazzi un cinema all’aperto, con proiezione di un film scelto dai ragazzi e preceduto dalla prima proiezione pubblica del docu-inchiesta del gruppo informale dei ragazzi sandamianesi, intitolato “Via Cici, Bene Comune” (foto 28-29).

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Alba

Ci siamo fatti guidare dai bambini del CAM della Moretta per una passeggiata nel quartiere e ci siamo fatti raccontare storie sui luoghi importanti per loro. Ragionando anche sul nome delle piazze, dei giardini che attraversiamo e viviamo, e di quanto questi spazi comuni incidono nella nostra vita sociale? (foto 3 e foto 4).

Tempo dopo insieme a loro abbiamo organizzato un corteo al motto “Il Quartiere siamo Noi” . Abbiamo abitato e vissuto le strade e le piazze del quartiere della Moretta per farli diventare luoghi di condivisione e incontro. Arti di strada come la giocoleria, la musica e il teatro sono state messe al servizio della comunità e hanno creato momenti di riflessione, portando alla fine di questo percorso – non solo fisico – alla ri-nominazione informale di un giardino, ora intitolato a Elzéard Bouffier, “l’uomo che piantava gli alberi”.
Sono stati i laboratori, le inchieste, le scelte e l’azione dei bambini a portare a questo risultato, a dimostrazione che non solo sono già cittadini, ma anche costruttori di comunità (foto 14, foto 15 e 16).

Con un gruppo di adolescenti dai 16 ai 20 anni abbiamo fatto un esperimento di autorganizzazione (foto 10). Dopo alcuni incontri di confronto abbiamo iniziato a sperimentare concretamente un modo diverso di vivere la città. Un primo sperimentale cambiamento di relazione con la città, è stato mangiare in una piazza del centro storico seduti in circolo del cibo portato da casa, condividendo non solo la cena ma storie ed esperienze…(foto 30) e in un secondo momento la proiezione di un film sotto forma di cineforum all’aperto senza richiedere autorizzazione di occupazione suolo pubblico.

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Lequio / Bossolasco / Langhe

Con i bambini di 4^ e 5^ elementare del C.A.M. di Lequio e Bossolasco ci siamo chiesti come ci piacerebbe vivere un “tempo liberato”.. e ci siamo interrogati anche sullo stesso doposcuola e come renderlo più partecipato e co-organizzato (foto 5, 6 e 7) Dopo un percorso di settimane abbiamo organizzato l’evento finale che abbiamo chiamato “UN ALTRO CAM É POSSIBILE?”. I bambini del CAM di Bossolasco e Lequio hanno provato a dare una risposta concreta a questa domanda organizzando, nella giornata di sabato scorso, un pomeriggio all’insegna del “tempo liberato”. Attraverso diverse inchieste è emersa l’importanza del tempo pomeridiano, che dovrebbe essere un tempo individuale e collettivo non di genitori, insegnanti o educatori, ma propriamente dei bambini. Sono quindi state pensate attività per loro significative, come il teatro per immaginare “altre vite possibili”, laboratori alla scoperta della natura in compagnia di adulti che siano all’altezza di questa esperienza e un uso della tecnologia come potente strumento di comunicazione intergenerazionale. Un’attenzione particolare è stata poi data al ruolo dei compiti (in un’ottica critica e costruttiva) nella vita del bambino, grazie all’intervento di Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia all’Università Milano Bicocca, al quale anche alcuni bambini hanno saputo partecipare in modo attivo – a dimostrazione del fatto che quando un tema è sentito, non c’è limite di età per affrontarlo (foto 19, 20 e 21).

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Corneliano d’Alba / Piobesi

Con i Consigli Comunali dei Ragazzi di Corneliano ci siamo scambiati storie su quanto social, internet e le tecnologie sono stati di nostro aiuto e su quando invece non ci hanno fatto stare bene (foto 8 e 9).

Come momento conclusivo abbiamo organizzato insieme ai ragazzi un Cinema all’aperto; abbiamo provato così a fare emergere il lato comunitario della tecnologia, passando la serata tutto insieme davanti ad un ‘grande’ schermo (foto 26 e 27).

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Torino

Con il progetto “Io sono il mio quartiere”, noi siamo il nostro quartiere’ all’interno del SottoDiciotto Film Festival, con le classi 4C e 5B della scuola primaria Aurora e la classe 4C della scuola elementare Pestalozzi (foto 31).

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Monticello

Con ragazzi di 13-14 anni del centro giovanile ‘Il Fante’ (foto 22) abbiamo lavorato insieme su che cosa significava per loro vivere la propria comunità. Dopo un periodo di confronto e riflessione questa ventina di ragazzi delle medie del paese ha iniziato un percorso per agire socialmente e modificare attivamente alcuni aspetti della loro comunità. Attraverso quattro cartoline costruite e imbucate da loro, i ragazzi delle medie di Monticello hanno richiamato l’attenzione dei loro compaesani su alcuni nodi, temi e aspetti per loro importanti, nel tentativo di agire socialmente e modificare alcuni aspetti della propria comunità (foto 23, 24 e 25).

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Contatti & Social

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